La Storia Del Texas Hold’em

Il poker è senza alcun dubbio il gioco di carte più famoso al mondo, anche se tutti quanti con la parola Poker vogliamo cerchiamo sempre di definire un gioco specifico, ma la realtà è che questo termine indica in realtà una famiglia di giochi. Il poker è infatti costituito da decine di varianti diverse, ognuno di essi caratterizzato da regole spesso anche molto diverse.

Parlando quindi della variante denominata Texas Hold’em, torniamo indietro fino alla metà del XIX secolo, periodo al quale si attribuisce la nascita di questo gioco, proprio in Texas, come è anche facilmente intuibile dal nome. Il gioco si diffonde molto velocemente, dapprima nei tipici saloon, fino ad approdare, alla fine degli anni sessanta nella capitale mondiale del gioco d’azzardo: Las Vegas.

Il successo del Texas Hold’em partì proprio da qui, dalla citta del peccato, delle luci colorate al neon e sopratutto dei casino. Fu proprio grazie alla famiglia Binion, proprietaria dell’omonimo Hotel Casino, che nacquero i primi campionati del mondo, le famose World Series of Poker, che videro la loro prima messa in scena nel 1970. La prima edizione fu riservata ad una stretta cerchia di giocatori invitati e gli eventi in programma solamente cinque. A vincere fu John Moss, che riusci a vincere anche l’edizione del 1972 e del 1974, ma la vera curiosità sta nel fatto che la prima edizione non prevedeva alcun premio in denaro, ma solamente una coppa d’argento. Le cose cambiarono già dal secondo anno, quando di cominciarono a distribuire che da quel momento in poi sarebbero continuamente lievitati, fino al record del 2006, quando un incredulo Jamie Gold divento campione del mondo vincendo l’incredibile cifra di 12 milioni di dollari.

Tornando alle origini, una figura fondamentale nella storia del Texas Hold’em fu il da poco scomparso Amarillo Slim, che dopo essersi aggiudicato l’edizione del 1972, sfrutto le sue grandi doti di comunicatore per pubblicizzare le WSOP in tutti gli Stati Uniti e contribuendo alla prima trasmissione televisiva del torneo da parte del canale CBS Sport. Fu proprio l’interesse dei media che permise al Texas Hold’em di avvicinare un pubblico sempre più folto. Se si dovessero raccontare le imprese dei campioni che si sono seduti ai tavoli delle World Series of Poker in oltre 40 anni, probabilmente ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia.

La vera svolta per il poker texano, arriva però grazie all’avvento del poker online, che diffonde su larga scala questo gioco. La perfetta sinergia che si è venuta a creare tra live ed online è stato il vero segreto del successo di questo gioco, come ci conferma la storia che interesso nel 2003, l’allora 28enne statunitense, Chris MoneyMaker. Erano un paio d’anni che nelle poker room online si era soliti giocare i Satelliti, ovvero dei tornei che a fronte di una piccola quota d’iscrizione, offrivano in premio la partecipazione a costosi tornei dal vivo, tra i quali ovviamente anche le WSOP. Fu così che Chris, allora impiegato come contabile, tornato da lavoro decise di investire 39 dollari per provare a vincere un ticket del valore di 10.000 dollari per il Main Event delle Wsop. Moneymaker vinse quel satellite, ma non fu quella la notizia eclatante, bensì il fatto che da lì a poco si trovo ad alzare al cielo il braccialetto di campione del mondo, accompagnato da un primo premio da 2,5 milioni di dollari.

A questo punto i giocatori di tutto il mondo impazzirono letteralmente ed il movimento online crebbe a dismisura: tutti volevano ripetere il successo ottenuto dall’americano e le sale delle WSOP, di anno in anno facevano sempre più fatica a contenere il fiume umano di giocatori che ogni anno inseguiva il sogno di diventare campione del mondo di poker. Quest’anno le WSOP 2014 consegneranno al vincitore un primo premio da ben 10 milioni di dollari e da qualche giorno si è appena concluso un folle torneo dal buyin di ben 1 milione di dollari, vinto dallo statunitense Daniel Colman, che si è aggiudicato un primo premio da oltre 15 milioni di dollari.

Anche l’Italia ha inciso il proprio nome nella storia delle World Series of Poker, dove hanno conquistato un braccialetto in uno dei tanti eventi che disputano ogni anno Max Pescatori per ben due volte, Dario Minieri, Dario Alioto, Rocco Palumbo e fresco di pochi giorni, il braccialetto nella disciplina heads up vinto dal pugliese Davide Suriano. Il miglior piazzamento al main event risale al 2010, quando Filippo Candio riusci a piazzarsi al quarto posto, conquistando un premio di oltre 3 milioni di dollari.

Di storia a riguardo di questo gioco ce ne sarà da scrivere ancora parecchio, perchè riesce a mantenere inalterato il suo fascino negli anni, offrendo ai giocatori qualcosa che non dipende dal vantaggio matematico posseduto dal banco, bensì dalle abilità dei giocatori che si danno battaglia l’uno contro l’altro e solo il migliore alla lunga saprà guadagnarsi la vittoria.

L’avvento del poker online è stato un vero scossone al mondo del gioco d’azzardo e i casino terrestri ne hanno tratto un enorme beneficio. Sono tantissimi i giocatori nel mondo che oggi vivono il Texas Hold’em in maniera professionale ed a migliaia vivono esclusivamente dei guadagni che riescono a conseguire online. Nel nostro paese moltissimi ragazzi poco più che diciottenni si sono messi ai tavoli con pochi euro nell’ormai lontano 2008, anno in cui il poker online venne legalizzato nel nostro paese e tanti di essi oggi hanno già all’attivo milioni di euro di guadagno.

Con questo non vogliamo assolutamente dirvi di mollare tutto e di mettervi a giocare a poker, anzi. Non è assolutamente facile quanto possa sembrare: per raggiungere certi livelli occorrono anni di studio e pratica e nonostante ciò, non è detto che si possa avere la stoffa per diventare dei campioni. Certo è che passare qualche serata giocando online e magari vincere qualcuno dei tornei delle poker room AAMS, che spesso assegnano al vincitore cifre anche superiori ai 100 mila euro, non sarebbe certo cosa brutta.

L’importante è che sedendovi al tavolo, lo facciate giocando per cifre che potete permettervi e con lo scopo finale di divertirvi. Se poi il destino vorrà, potrete un domani ricordarvi di questo articolo che vi ha fatto avvicinare a questo gioco, magari mentre state alzando al cielo il braccialetto che vi consacra campioni del mondo. Sognare è gratis, non dimenticatelo mai!